Benvenuta Mary Poppins
Ora che sei un’ agente penitenziaria tieni conto del fatto che dal 9 febbraio scorso ho 68 anni. Sono parzialmente invalido a seguito della scivolata che feci dalla scala della piccolissimacasa dove abitavo da solo. 68 anni carichi d’esperienza,68 anni in cui moltissime cose ho visto e sentito nella vita in generale,ho affrontato l’invalidità a testa alta,insensibile alle infinite offese fattemi da molti vermi con aspetto umano. invaidità,per fortuna non era particolarmente grave. In ogni caso l’ho affrontata con la necessaria determinazione. Traggo una prima conclusione:quanto alla caduta sono stato fortunato,(certo ben meglio sarebbe stato se non fossi mai caduto,comunque sono stato fortunato in quanto l’esito della caduta avrebbe potuto essere molton più disastroso perché avrei potuto finire su una sedia rotelle restarvi per sempre maciò non è accaduto:sono stato fortunato:infattisono ancora vivoecammino bene anche se col bastone ma non speditamente. A seguito del trauma cranico riportato a seguito della caduta si è spezzata l’arteria cerebrale centrale e si è formato un grosso trombo,ovvero u’ostruzione che per alcuni minuti ha impedito la circolazione del sangue nei vari dipartimenti cerebrali.Si sono fermati il cuore e anche l’ attività respiratoria ma sono stato fortunato,come già detto la deambulazione è salva,la funzionalitàdel braccio destro pure,l’ attivitàmentale non solo intatta,ma intellettivamente potenziata come la mia memoria che è diventata addirittura prodigiosa. Nonostante l’incidente sono stato fortunato.
Fossi stato un po’ piùfortunato avrei conservato la completa funzionalità del braccio e della mano sinistra e così io,bravissimo chitarrista,autore di oltre60 brani trascritti sul pentagramma da un amico musicista,potrei ancora suonare l’amatissima chitarra. Come certo intendi dalle mie parole,la vita è un misto continuo di sfortuna e fortuna. A parte l’esito, nel complesso tollerabile della caduta dalla scala, sono stato fortunato almeno altre 20 volte.Infatti la morte,scala a parte, è venuta a cercarmi almeno altre 20 volte,ma sono sempre stato fortunato:ogni volta per pura fortuna l’ho lasciata col sacco dove aveva intezione di mettermi per portarmi via completamente vuoto: per venti volte non è riuscita a infilarmi nel suo sacco.La vita è dunque un continuo susseguirsi di fortuna e sfortuna. Nessuno al mondo può dire “sono perseguitato dalla sfortuna!”.Non può dirlo semplicemente perché non sa quante volte la fortuna è intervenuta a suo favore.Ora che sei una guardia penitenziaria in una casa di reclusione femminile avrai tutti i giorni avrai che fare con donne che diranno di sé che sono perseguitate dalla sfortuna fin dal giorno in cui sono nate e si dichiareranno doppiamente sfortunate perché hanno dovuto partorire in carcere e così avere dei figli detenuti fin dalla nascita. Effettivamente le donne con terribili problemi resi ancor più insopportabili dal fatto che la detenzione coinvolge anche i loro tenerissimi bambini sono davvero tante. Naturalmente tu, come agente di custodia di donne adulte giovani o meno dovrai occuparti anche di loro, di volta in volta in modo diverso, talora se possibile come una sorella, talaltra come una figlia, ovvero come un’ amica e anche come una zietta dei loro bambini. A proposito di questo non correre mai il rischio di sostiturti ai loro occhi alla vera madre con la quale rischiesti di entrare in una pericolosa e dolorosissima per entrambe competizione. Sii piutostoper quei bambini una tenera sorridente,comprensiva,inventiva, giocosa,divertente maestrina d’asilo che ne valorizza igenitori fortunati o meno che siano stati prima che il loro bambino nascesse. Buon lavoro o meglio buon divertimento.Siine la dolce zietta. La loro Mary Poppins