Carissimo Einstein anche tu sbagliavi e io mi sono permesso di correggerti
Inutile dire che Albert Einstein è considerato uno dei fisici più geniali di sempre(secondo molti il più geniale in assoluto. Di Albert Einstein è conosciutissima almeno di nome piuttosto che per lettura integrale la più importante delle sue opere la “Relatività Generale” la cui prima parte reca il titolo “Relatività ristretta”o speciale. Le due relatività
differiscono tra loro perché la prima tratta della registrazione dei parametri cinetici di un corpo materiale in movimento daparte di un osservatore stazionante in un corpo fermo altrimenti altro detto sistema inerziale(ma un osservatore non può che trovarsi in un corpo in movimento sia esso un aereo,una nave ( secondo l’esempio diGalileo Galilei nel “Dialogo sui massimi sistemi tolemaico e copernicano) o un treno. Orbene per calcolare la velocità di un corpo in avvicinamento bisogna misurare osservandone il moto quanto tempo impiega per spostarsi da un punto,la cui distanza dall’osservatore sia nota a quest’ultimo a un altro punto,parimenti ubicato in una posizione nota. Ma i calcoli non finiscono qui e cio’ perché anche l’osservatore è in movimento Ovviamente una volta calcolata la velocità dell’oggetto d’osservazione che per ora è una velocità solo apparente in quanto risulta più alta che nella realtà perché sommata alla velocità dell’osservatore, dal suo valore bisogna detrarre quest’ultima..Tutto qui? Sembrerebbe di sì.
. Questo articolo è suddivisoin diverse parti
1)significato del concetto di relatività( già illustrato mediante la differenza tra velocità apparente e velocità effettiva)
2)Significato della celeberrima formula E=mc2 (significato delladifferenza tra “formula” ed” equazione”
Aporie=contraddizioni letali implicitenella predetta formula E=mc2
3)La relatività come opera a più mani
Originata dallo “Spirito dell’ universo”(1903) recentemente ripubblicato
9 dell’industriale e fisico italiano Olinto DePretto secondo la plausibile ipotesi del matematico romanoUmberto Bertocci avanzata nel suo volume “La vera storia della formula più famosa del mondo”
Tutti sanno che Einstein ha ideato la formula più famosa del mondo
E=mc2 ovvero l’ “Ape reginadella fisica”.Soffermiamoci su di essa per intendere ciò che significa tenendo conto del fatto che riguardo alla medesima lo stesso Einstein non ha mai fornito indicazioni sul percorso logico-matematico compiuto per giungere alla suddetta formula ma si è limitato a dire di essersi ispirato alle famose “quattro equazioni”di Maxwell Nulla più di questo.Generalmente si ritiene che l’”Ape regina si trovi nella”Relativitàgenerale, l’opera maggiore dello scienziato svizzero naturalizzato tedesco (1917) mentre invece si trovain un brevissimo e introvabile articolo del 1905 il cui titolo tradottoin italiano dal tedesco suona”La quantità di energia contenuta in un corpo inerziale(cioè in un qualsiasi oggetto fisico immobile) è proporzionale alla sua massa?” in realtà la presenza dell’”Ape regina nel testo rende superfluo il punto interrogativo.E=mc2 afferma appunto che la quantità di energia presente in un corpo immobile è proporzionale alla sua massa.Adesso esaminiamo dettagliamente la formula
Innanzitutto sottolineiamo che l’energia si misura in joules e non in km/sec. e che lamassa si misura in kg. (oppure se si tiene conto della forza di gravità si calcola in newton).
Riguardo alla qualità specifica della massa, di cosa essa consista non viene specificato.adesso veniamo a ciò che sitrova nella parte destra della formula ovvero dopo il simbolo=
Se c=300.000 km./ sec.Elevando alquadrato tale valore otteniamo 90 miliardi dikm/sec. Ma lostessoEinstein sulla scorta diPlanck, nella Relatività ristretta aveva solennente affermato che in nessun luogo dell’universo la luce può superare c=.Pertanto per principio la luce non può correre alla velocità di novanta miliardi di di km./sec,sei volte e mezzail diametro dell’universoche secondo le stime attuali ha il diametro di 14 miliardi di anni luce
Pertanto nella formula E=mc2 m è l’unico moltiplicatore determinabile a priori(qualunque sia il suo valore (che può anche essere 1) mentre c2 rappresenta un valore inesistente,insomma un equivalentedi zero. Ne deriva che E=m*0=0. Essa va riformulata come E=g^31joules,valore che rappresenta la somma della forza
forte,più quella elettromagnetica,più laelettrodebole sprigionate dal nucleo di uranio frammentato dalla fissione nucleare.E poi non esistono il continuum spazio-temporale, le onde gravitazionali,la luce non è attratta dai corpi celesti,nulla si dilata né lamassa nè il tempo,la tua grande formula è di Olinto DePretto,corretta da MaxPlanck,l’esempio dei gemelli è una trovata di Langevin,l’esempio dei muoni per sostenere la dilatazione del tempo nasce dalla non conoscenza della vera velocità della luce.Per ora è quanto.Scusami